Siamo gli studenti della IIIA del Liceo Scientifico di Alghero e partecipiamo al progetto A Scuola di OpenCoesione (ASOC), che mira a trasformare in cittadini consapevoli ed attivi gli studenti partecipanti, nella realtà di appartenenza, attraverso l’analisi di un progetto pubblico. Alghero è una meravigliosa città che fonda la propria economia sul turismo, perciò, per migliorare questo aspetto, in un periodo di crisi come quello attuale, abbiamo scelto di orientare la nostra ricerca sul potenziamento dei traffici marittimi. E’ un argomento molto dibattuto dai giornali locali e caro ai cittadini, perché garantirebbe il disgelo dell’economia locale incrementando l’indotto. Nello specifico il progetto “Lavori di completamento e razionalizzazione del porto di Alghero, comprendenti escavo avamporto, banchinamenti e piazzali” puntava allo sviluppo del mercato crocieristico. Attualmente le grandi navi, non potendo ormeggiare a causa del basso fondale, sono costrette a fermarsi in acque più profonde e a ricorrere ai transfer per permettere di raggiungere la città, complicazione, questa, che scoraggia molte compagnie crocieristiche ad inserire Alghero tra le mete dei loro viaggi. Si comprende facilmente che: un maggior numero di turisti sarebbe non soltanto un beneficio per gli imprenditori locali, ma determinerebbe una conseguente crescita commerciale ed una maggiore visibilità sul piano internazionale che garantirebbero ampi margini di sviluppo del settore e, cosa non affatto trascurabile, molti posti di lavoro. Dalle ricerche fatte su internet e grazie ad alcuni incontri con enti locali, il nostro team Janna De Mare ha scoperto la storia travagliata di questo progetto, che va avanti da molti anni senza alcun risultato. Ne abbiamo, quindi, ricostruito tutta la storia.
Paragrafo 2: Elaborazione Dati
L’iter è piuttosto complicato: tutto inizia nel 2005, anno in cui, per la prima volta, si parlò di “completamento e razionalizzazione del porto di Alghero”: il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) aveva stanziato un finanziamento di 3 milioni di euro. Questo capitale avrebbe permesso la realizzazione seguenti interventi:
Opere di difesa dell’imboccatura del porto;
Riordino dei pontili d’ormeggio della darsena turistica;
Banchinamento interno in fregio al molo di sopraflutto.
Ma, la Regione Autonoma della Sardegna (RAS), pur accogliendo la proposta, non portò avanti il progetto e il finanziamento fu destinato ad altri porti sardi. In seguito questa somma riapparve nel 2010 come cofinanziamento europeo del POR FESR 2007/2013. A questo punto il porto, poiché non indicato fra i beni d’interesse regionale, precipitò in fondo alla lista di priorità della RAS, e venne rimodulato nel 2011 con una riduzione del capitale a 600.000 euro. Successivamente si fissò la cifra di 1 milione di euro, comunque non sufficiente a completare tutti gli interventi programmati nel 2008 e perciò destinati esclusivamente al banchinamento. Dopo i continui indugi e le mancate realizzazioni, il progetto divenne nel 2015 di competenza del Comune di Alghero. Attualmente si trova in stato preliminare, in quanto non è stato ancora affidato l’appalto, ma noi abbiamo scoperto che oltre al banchinamento interno comprenderà anche la razionalizzazione dei posti barca e il miglioramento dei servizi. Nonostante il primo progetto sia stato ridimensionato, il Comune di Alghero sta, tuttavia, promuovendo altre iniziative per il miglioramento del porto: a breve inizieranno i lavori per la pavimentazione (utilizzando un fondo di 500mila euro), inoltre il controllo dei servizi su moli e spiagge verrà affidato ad un unico gestore, come richiesto dall'Unione Europea.
Paragrafo 3: Conclusione
Ciò che abbiamo ritenuto più interessante sono certamente le variazioni dell’entità dei finanziamenti nel corso del tempo, e la loro attribuzione ad entità differenti. Parte dei nostri dubbi e molte delle informazioni acquisite sulle quali abbiamo, poi, lavorato, ci sono state fornite durante gli incontri con il Presidente del Consorzio del Porto e successivamente, con il Sindaco ed il responsabile unico del progetto. Certo, siamo rimasti stupiti sia a causa dei numerosi ritardi, sia perchè il sito OpenCoesione non riferisce dati aggiornati. Per questo motivo continueremo a ricercare dati ed informazioni, per chiarire le ambiguità e la confusione nella diffusione dei dati on-line, proseguendo nel nostro ruolo di cittadini attivi, attenti e consapevoli.