Non essendo stati iniziati i lavori di ampliamento e razionalizzazione del porto di Alghero, a causa di un iter progettuale molto travagliato che ancora non è giunto ad una conclusione, non abbiamo avuto l’occasione di vedere in attuazione il progetto in analisi. Perciò è partita la nostra visita analitico-investigativa e ci siamo rivolti al Sindaco che ci ha spiegato le dinamiche e le cause del ridimensionamento dei fondi, descritte da noi nell’articolo di Data Journalism. Inoltre sappiamo che, se non si dovesse arrivare ad un compromesso, nel 2020, con la Direttiva Bolkestein, tutti i demani pubblici, compreso quello del porto di Alghero, verranno messi a bando e saranno dati in concessione a chi vincerà la gara di appalto. Per questo motivo ci siamo concentrati sul futuro e abbiamo voluto intervistare il Presidente del Consorzio del porto di Alghero, Giancarlo Piras e il Consigliere delegato della società Marina di Alghero, Roberto Sechi, facenti parte delle due società che hanno presentato i due diversi progetti di razionalizzazione e riqualificazione del porto per averne la concessione. A seguito di queste importanti interviste abbiamo potuto comprendere le finalità e gli obiettivi dei singoli progetti. L’ipotesi del consorzio è di rendere disponibile anche il molo di sopraflutto per l’attracco di grandi navi con la riorganizzazione dei posti barca. L’associazione Marina Di Alghero, propone di inserire la città in una rete di portualità internazionali, mettendo a disposizione i servizi dei quali ora il porto è sprovvisto. A questo punto ci è sembrato giusto incontrare coloro che da molti anni vivono il porto giorno per giorno, infatti ci siamo rivolti all’associazione sportiva Ma.C.I. (Mare Club d’Italia) di Alghero. Dopo un primo colloquio presso la loro sede, il presidente del Ma.C.I. Franco Masu si è gentilmente offerto di accompagnarci ad esplorare il porto per questa fase del progetto ASOC. Il 24 marzo, noi del team Janna De Mare abbiamo incontrato il Signor Masu, presso il molo di sottoflutto del porto di Alghero, dove il MA.C.I. ha in concessione 250 posti barca distribuiti in quattro moli galleggianti, collegati alla banchina Giuseppe Pezzi; a fianco sono collocati un molo in cemento per i pescherecci, che alloggiano gratuitamente, e i posti barca per le Forze dell'Ordine. Anche se non abbiamo potuto vedere i lavori del nostro progetto in corso d’opera, è stata una visita molto costruttiva, Il presidente del Ma.C.I. ci ha spiegato l’attuale struttura del porto e vedendoci incuriositi dalla presenza di grosse bitte di ferro e grandi parabordi lungo il molo, ci ha spiegato che Inizialmente anche il molo di sottoflutto era adibito all’attracco di grandi navi ma la profondità del fondale non è adeguata per permetterne l’accesso, perciò a causa del mancato dragaggio sia del porto interno, che dell’ avamporto, sia il molo di sovraflutto che quello di sottoflutto non sono utilizzati per il loro reale scopo: l’attracco nel porto delle grandi navi. Tuttavia abbiamo potuto assistere alla parte iniziale dell'opera di pavimentazione, per la quale sono stati stanziati 500mila euro.